Splendida Santo Domingo : DOMINICAN REPUBLIC

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Splendida Santo Domingo

Bayahybe

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Splendida Santo Domingo

Località: Bayahybe
Stato: DOMINICAN REPUBLIC (DO)
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Questo viaggio è iniziato in modo inaspettato, certo l'idea di farci un viaggetto c'era, come sempre d'altronde, ma diversamente dagli altri viaggi questo non è stato pianificato, ma è per così dire “capitato”, Mariella passando in agenzia ha trovato un'offerta della Eden Viaggi in formula roulette, con bambino gratis, è stato come un colpo di fulmine, e non si è fatta scappare l'occasione.
La destinazione quindi ci era sconosciuta sino a quando non abbiamo ritirato i documenti a Malpensa.
Non eravamo preoccupati, perché i resort compresi nell'offerta erano uno meglio dell'altro, ma quando abbiamo saputo che ci era toccato il Viva Dominicus Beach siamo stati entusiasti, tutti ce ne avevano parlato così bene!!
Ma veniamo al viaggio in sé, partenza prevista ore 10 da Milano Malpensa con la Livingstone, già all'arrivo in aeroporto troviamo una situazione di tensione, il volo per Cayo Largo era in ritardo di ben 10 ore e non ho visto nessuno entusiasta… il nostro fortunatamente aveva un ritardo “solo” di due…
L'airbus 320 della Livingston è nuovo, ha poco più di due anni di vita, per cui ancora abbastanza pulito, lo spazio per le gambe è sufficiente, ma i sedili sono strettini e con una seduta non proprio comoda, starci seduto per dieci ore è stata dura… il personale, sia all'andata sia al ritorno, è stato gentile e disponibile, i pasti non sono stati di certo eccelsi, ma in aereo si è mangiato di peggio.
Il volo di andata ci è sembrato lungo il doppio, ma all'arrivo a La Romana solo respirare l'aria dei Carabi ci ha rinfrancato. Le operazioni doganali, ritiro bagagli e trasporto al villaggio si sono svolte in attimo, praticamente dopo un'ora dall'atterraggio eravamo già nel nostro bungalow!
Il Viva Dominicus ce lo aspettavamo immenso, invece nonostante le circa 700 camere, tutto è a portata di mano.
Il villaggio è praticamente diviso in due parti, una con i bungalow costruita circa 22 anni fa ed una con le palazzine di più recente costruzione (9 anni).
Il nostro bungalow immerso in un lussureggiante giardino con palme da cocco e banani a farci ombra risente inesorabilmente del peso dell'età e del passaggio di migliaia di turisti, ma è comunque confortevole, anche se necessita di una buona manutenzione.
Disfiamo le valigie solo per cambiarci e ci precipitiamo fuori alla scoperta del villaggio.
Subito ci sentiamo a nostro agio, quasi come a casa, in giro ci sono tanti italiani, troppi forse, ma fortunatamente anche molte molte persone di altra nazionalità.
Il fulcro del villaggio è la Placita, è l'anima del villaggio, tutto parte da lì la mattina e per così dire tutto finisce lì la sera, dalle attività dell'animazione alle partenze per le escursioni in mare, ai balli di gruppo mattutini a quelli serali magari con musica dal vivo, insomma, luogo d'incontro e di festa soprattutto per la presenza del grande bar centrale che ci vedrà spesso come ospiti ad ogni ora del giorno e non solo per il caffè…
Ci sono ben 7 ristoranti (compresi quelli in comune con l'adiacente Viva Dominicus Palace) la terrazza (quello centrale), la pizzeria, il Roca Grill, lo spagnolo, il messicano, l'italiano e l'asiatico, abbiamo provato i primi tre e ci siamo trovati molto molto bene.
La spiaggia del “Beach” me l'aspettavo più lunga, praticamente è in una piccola ansa di poco più di 300 metri ma il mare è una favola!
Svoltato l'angolo, se così si può dire, prosegue poi la spiaggia del “Palace” dell'Iberotel, del Coral Canoa e del Gran Dominicus, ex villaggio del Ventaglio, intervallati da piccoli tratti di spiaggia libera dove i dominicani hanno costruito delle tiendas, dei veri e propri negozi che vendono souvenir di ogni tipo e degli immancabili e coloratissimi dipinti su tela.
Se non fosse stato per l'insistenza dei ragazzi per farti acquistare qualcosa, le passeggiate sarebbero state veramente indimenticabili…
Il tempo scorre inesorabilmente tra mille bagni, i primi giorni sono dedicati al relax più assoluto, fortunatamente Anna ha subito fatto amicizia, ed ha il suo da fare tra mare e piscina, così noi possiamo goderci appieno il sole dominicano.
Il giovedì partecipiamo all'escursione all'isola di Saona, una vera perla del caribe situata tra l'Oceano Atlantico ed il Mar dei Carabi, saliamo sui motoscafi che abbiamo visto sfrecciare sul mare antistante per tutti i giorni precedenti, partiamo costeggiando il “Parque natural de l'este”, grande praticamente mezza isola, istituito dopo la costruzione di questi villaggi nella zona di Bayahibe (si pronuncia bagiaibe) il governo ha detto stop e sino alle spiagge di Punta Cana non ci sono più hotel, ma solo vegetazione naturale.
Durante il tragitto ci fermiamo a vedere un “bosco” di mangrovie ed una zona con acque basse dove si possono ammirare delle grandissime stelle marine.
Il mare è mosso e con la barca si salta un po', sono preoccupato per Anna ma lei si diverte come una matta tra uno schizzo e l'altro.
Arriviamo a Saona e dopo una breve camminata ci troviamo su di una spiaggia fantastica!
Da non credere, uno di quei posti che vedi solo in cartolina o per televisione, mare turchese anche se molto mosso, spiaggia bianchissima e tante tante palme!!!
Una parte della spiaggia, ci dice il nostro accompagnatore, è di proprietà del Viva Dominicus, che, così come altri resorts, si è accaparrato una fetta di quella meraviglia della natura.
Sulla spiaggia si possono trovare delle conchiglie di dimensioni notevoli, il luogo è da favola, peccato che al nostro arrivo si siano materializzati una miriade di persone che volevano insistentemente venderti qualcosa, fare treccine o massaggi, veramente assillanti!
Come scompaiono è ora di ripartire, all'altra estremità dell'isola ci aspetta il ristorante.
Sbarchiamo, dopo una mezz'ora passata a volare tra le onde, nel coloratissimo paesino di pescatori di Mano Juan.
Nel paese vivono 350 persone che vivono di pesca e turismo, e le case sono obbligatoriamente di legno e costruite sulla sabbia.
Questo posto è magico, fuori dal tempo, i ritmi della giornata sono lenti, scanditi dalle giornaliere escursioni e dai ritmi del mare.
Sarebbe un posto fantastico dove andare a scaldare le proprie ossa al sole con i pochi euro che prenderemo quando andremo in pensione.
Il ristorante è praticamente una tettoia ed il buffet è ovviamente quello dell'albergo, io preferisco mangiare poco, con il mare così mosso non voglio sorprese e vado a godermi la natura circostante.
Si riparte, il mare è meno peggio di quanto pensassi ed in un lampo ci troviamo in una zona dove l'acqua bassa forma come delle piscine naturali e qui ha inizio la fiesta!!!
Come ci tuffiamo in acqua spunta l'immancabile bottiglia di rhum e così… Cuba libre por todo mundo!!!
Per fortuna quelli che guidano le lance non bevono!!
Arriviamo al villaggio entusiasti della nostra escursione ma con tutte le ossa scricchiolanti per i salti sulle onde, il giorno successivo ci serve tutto per riprenderci.

I giorni successivi volano ed è già ora di ritornare in Italia, quando saliamo sull'aereo è già sera, meglio così, col buio non si vedono le lacrime.

Ciao Repubblica dominicana, grazie per averci ospitato!!!

Le foto del mio viaggio le potete vedere su http://www.maidireviaggi.com

 

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